giovedì 15 novembre 2007

Siamo piccoli ma non abbiamo l'anella al naso

A bocce ferme, è di ieri la fine della vicenda legata al tesseramento di un nostro ragazzo e la Virtus Pallacanestro, non posso non esprime tutta la mia amarezza su come è andata.
Cerco di mettere ordine con una premessa sia Granarolo Basket che Virtus Pallacanestro sono società affiliate a FIP e sottoposte ai regolamenti che FIP prevede:

Art. 13 Tesseramento conseguente a prestito
[1] Ogni giocatore tesserato puo' essere prestato ad altra societa' mediante rilascio, da parte della societa' di appartenenza, del relativo modulo di tesseramento per prestito.
[2] La società richiede il prestito, trasmettendo all' Ufficio Tesseramento competente, il modello di tesseramento per prestito, debitamente sottoscritto, entro i termini consentiti, o comunque entro e non oltre le ore 24 del giorno antecedente lo svolgimento della gara.

Quindi il ragazzo poteva giocare il week-end scorso!! Perché Virtus non ha vidimato il cartellino (valido) che aveva in mano (rilasciato senza nessuna pretesa economica) ?

Art. 19 Accordi tra società per l'utilizzo dei giocatori
[1] Oltre agli accordi relativi al trasferimento, è consentito alle società affiliate stipulare tra loro accordi per l'utilizzo presente e futuro di giocatori, esclusivamente nelle forme previste dal presente articolo. Gli accordi consentiti riguardano:
a) la comproprietà;
b) il diritto di riscatto;
c) il diritto di opzione.
[2] Gli accordi devono essere formalizzati, a pena di nullità su appositi moduli predisposti dalla F.I.P.

Allora il documento che Virtus ha imposto (e che comunque Granarolo Basket onorerà fino in fondo) non è poi così corretto!! Tra l’altro, a mio modesto avviso, vincolare a decisioni unilaterali di una società le sorti sportive fino all’annata 2013 di un ragazzo di 13 anni non mi sembra una cosa bellissima.

Art. 27 Tesseramento conseguente al primo anno tesserabile
[3] Tale tesseramento avviene d’ufficio e quindi senza nulla-osta qualora la società richiedente versi alla F.I.P., all’atto del tesseramento, un contributo di trasferimento variabile a seconda del campionato cui la società partecipi o della categoria di appartenenza ed il cui ammontare viene annualmente fissato nelle “DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE ANNUALI” e che andrà a beneficio della società di provenienza.
Ma allora secondo le disposizioni FIP Virtus poteva tesserare tranquillamente il ragazzo! Forse non era d’accordo con la sua (nostra) Federazione sul fatto che doveva corrispondere contributo di trasferimento a favore di Granarolo Basket ?

Oltre tutto questo,la beffa, se, come documento recita, Virtus tessera il ragazzo e lo libera dopo il tesseramento Under 19 (è un caso??) avrà diritto a:
15% del contributo per 1° tess. senior (art.179 del R.O.)
50% del “Premio addestramento degli atleti” (delibera n.177 C.F. 17.06.2000).
20% del “Premio 1° tess. senior degli atleti” (delibera n.177 C.F. 17.06.2000).
Tutti questi contributo saranno obbligatoriamente corrisposti per ogni singolo anno di “vita sportiva” del ragazzo dalla società che lo tessererà e quindi anche, nel caso, Granarolo Basket.

Scusate lo sfogo ma non potevo non fare chiarezza per il rispetto che porto a Presidente e Direttore Sportivo che si sono visti attaccare, dall’alto in basso, dai dirigenti Virtus che condizionando anche il genitore con dichiarazioni FALSE hanno ottenuto quello che hanno voluto, e non sono sicuro che sia il bene del ragazzo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sfogo legittimo ma credo che nei sogni di ogni ragazzino ci sia quello di giocare in una squadra
blasonata e magari proprio in quella del cuore. Di tutto il resto, regolamenti e interessi tra le società, al ragazzo poco importano. Vai a spiegargli che non può andare in virtus o fortitudo perchè la società nella quale sta giocando (ed alla quale credo abbia pagato una quota d'iscrizione) vuole dei soldini per liberarlo. Se lo allevi gratutitamente è un discorso ma se paghi dai 300 ai 400 euro all'anno (in molte società bolognesi la quota è questa) non mi sembra giusto. Poi mi dirai che il regolamento va rispettato ma io cerco di guardarla dalla parte del ragazzo che, giustamente e con
tutto il rispetto per le altre squadre, ha voglia di sognare. Quanto ai genitori, credo che abbiano fatto il possibile per rendere felice il proprio figlio... e chi non lo farebbe?

Unknown ha detto...

Mi dispiace che qualcuno la pensi in questo modo, ma lo rispetto, ma non è nemmeno giusto che una società blasonata come la Virtus usi mezzucci per prendere dei ragazzini, in barba hai regolamenti, gli stessi che la Virtus ha sottoscritto. Al ragazzo è stato dato fin da subito il nulla osta per, prestito gratuito per un'anno senza pretendere nulla dalla Virtus. Mentre la stassa Virtus pretende di avere i ragazzi di PROPRIETA' perchè da loro si usa cosi, e pretendono che tutte le società si adeguino, per di più diffondono notizie false.
Perchè alla Virtus non basta avere i ragazzi in prestito? Il perchè è scritto nella parte finale di questo post. Giusto i ragazzi pagano ma ottengono, strutture equipaggiamento e istruttori, che devono essere pagati, e se il ragazzo fa gola alla Virtus, credo che un merito sia da riconoscere anche alla società che l'ha addestrato.
Non è nel ns. interesse tarpare le ali ai ragazzi, ma credo che come società abbiamo il sacrosanto diritto di tutelare la società, questo per dare a più ragazzi di avere la stessa opportunità di Federico, e di non essere maltrattati dalle pseudo grandi società che usano la loro influenza per fare il bello è il cattivo tempo. Vogliono comandare in casa d'altri. Per finire ribadisco, Federico non è vittima del Granarolo, ma dell'arroganza di società come la Virtus che pensano che quando si muovono loro tutto gli è dovuto.
Maurizio Annunzi

maxarg ha detto...

La quota che si paga (a Granarolo è € 280,00) non riesce a coprire le spese ( allenatori, campo, spese FIP), se non ci sono sponsor si chiude domani.
I nuovi regolamenti FIP prevedono lo svincolo a 21 anni per tutti, ma nel contempo prevedono che, con i costi di tesseramento, le società versino contributi alle società che reclutano, addestrano i ragazzi.
Queste sono regole che hanno voluto le squadre professionistiche proprio per sfruttare i vantaggi "emotivi" che hanno.
Mi ripeto Granarolo Basket NON VUOLE FARE BUSINESS con i ragazzi ma, se vuole sopravvivere, NON PUO' FARE A MENO di un settore giovanile "forte" (che tra l'altro è in fase di costruzione).
Non fare giocare un ragazzo perchè non ne hai il controllo totale NON E' NEL NOSTRO SPIRITO.

Anonimo ha detto...

Bene, allora onore al Granarolo per aver pensato prima di tutto alla felicità del ragazzo e avete tutta la mia solidarietà. Voi potete girare a testa alta mentre la Virtus no. Ma purtoppo non tutte le società sono come la vostra, io pagai 3 milioni di lire per il cartellino di mio figlio e permettergli di giocare altrove.