lunedì 7 aprile 2008

Brutta sconfitta per gli Aquilotti '97 a San Lazzaro

Se fosse stato stilato lo scout della partita che i nostri '97 hanno giocato contro BSL San Lazzaro, nella casellina conclusiva delle voci di squadra ci andrebbe scritto un poco glorioso N.E. (che sta per Non Entrato) o un ancora più inglorioso N.P. (Non Pervenuto).
La partita è difficilmente commentabile per quello visto in campo, per certi atteggiamenti e per certi discorsi fatti a fine partita.
Ora il fin troppo eloquente tabellino della partita.

BSL - Granarolo Basket 84-6
(28-2; 43-2; 60-4)
BSL: Silipo 4, Ricci 6, Mazzanti 16, Masrè 4, Fornasari 5, Conti 18, Fanti 2, Danieli 10, Comes 9, Sarti 2, Pasceri 8.
All. Cocchi.
Granarolo Basket: Cosenza, Toma 4, Degli Esposti, Ghinelli, Banzi, Biagini, Taddia, Marcigoni 2, Argilli, Paoloni.
All. Landi.

8 commenti:

steve_landi ha detto...

Non scrivo perchè ho altro da aggiungere ma solo per una notazione: alla voce allenatore della BSL ho scritto Baffetti (cioè colui che ha arbitrato) perchè non mi sono trascritto il nome di chi era seduto in panchina. Chiedo scusa al diretto interessato anche se non leggerà mai queste righe.

maxarg ha detto...

Ho correto io il tabellino il coach BSL è Cocchi. Sulla partita, come da ora troppo tempo, sono senza parole.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

Sono un papà di un bambino della BSL. Il vostro blog è una bella iniziativa per parlare di mini-basket dunque spero non vi infastidirà questa intromissione.

Ho alcune considerazioni da fare.

Intanto al Coach Landi vorrei dire di non prendersela più di tanto. Da come scrive trapela l'impegno e la passione per lo sport e l'insegnamento. Ma lei meglio di me sa che mini-basket vuol dire avviamento al basket, sono bambini di 10 anni che possono essere già dotati di buon palleggio e eseguire naturalmente il terzo tempo oppure l'esatto contrario. I nostri allenatori (Ales Cocchi più Fabrizio Baffetti) sono bravissimi e fanno allenamento secondo il loro progetto di sviluppo, ma penso che i bimbi più dotati lo siano indipendentemente da loro, almeno a questo livello, almeno in questa fase. Naturalmente i nostri allenatori possono alzare l'offerta dell'allenamento (parole non mie ma di Cocchi) perché i ragazzini ascoltano, e infatti i loro progressi ci hanno molto impressionato.. se questo da voi non avviene per ora è certamente un problema.

Del resto spesso vedo dei bimbi del 2000 fare cose notevoli, evidentemente in queste fasi c'è qualche bimbo che ha qualcosa di più... è un dato di fatto.

Capisco anche che certi atteggiamenti possono dare fastidio ma perché ve la prendete se i bimbi "non lottano o non si impegnano", siamo sicuri che questo, ad esempio, sia il campionato giusto per lottare ed impegnarsi? Non è una critica ma in base allo scorso anno ed i primi allenamenti fino a novembre 2007 che voi avete avuto sotto gli occhi, non era più logico iscrivere questa squadra al torneo aquilotti non competitivo? La mia è una domanda, non una affermazione. Spero non si offenderà nessuno, non è nelle mie intenzioni.

Spesso mi chiedo come possono reagire i bimbi a certe sconfitte.
L'aspetto della vergogna che si prova sul campo, l'imbarazzo, il senso di umiliazione (forse è un parolone), non sono forse stati d'animo troppo duri e difficili per bambini di 10 anni?
Pensiamo come ci si deve sentire nel vedersi palleggiare lentamente.. l'avversario ti toglie la palla.. i tuoi tiri non entrano...fuori i genitori ti guardano.. insomma le reazioni e le frasi di un bimbo di 10 anni dopo certe sensazioni io le valuto sempre con molta attenzione.
Mi direte: va bene ma questo è lo sport si devono abituare..... beh non concordo: questo è mini-basket.. avviamento e divertimento, quando faranno gli under 13 (anche qui con cautela) si potrà iniziare a fare un discorso più crudo.. per ora a mio avviso è assolutamente fuori luogo.

Vi invio un cordiale saluto, ed un incoraggiamento all'allenatore.

M. Comes

PS: a me Degli Esposti e Toma sono piaciuti molto.

steve_landi ha detto...

Sono contento che sia stato inserito un commento (penso il primo) da parte di qualcuno che non fa parte, a nessun titolo, della nostra società.
Mi sembra doverosa una risposta e cercherò di trattare ogni punto per chiarire, ad una persona che vive un'altra realtà, la nostra.

Ho preso questo gruppo l'anno scorso e posso garantirle che, quasi tutti, hanno fatto dei miglioramenti enormi considerando anche che metà squadra è al secondo anno di basket. C'è sicuramente molto da lavorare, ma a me il lavoro in palestra piace anche se è molto faticoso. Le assicuro che non me la prendo, non l'ho mai fatto, per quello che succede in campo; o meglio subito mi può infastidire, ma la mia filosofia è che l'allenamento dopo ci si allaccia bene le scarpe e si lavora per migliorare.

Gli atteggiamenti a cui mi riferivo nel commento non erano riferiti a cose successe in campo ma principalmente a qualcosa che è accaduto in panchina subito dopo la fine della partita. Non entro in merito perchè, ritenendolo un gesto molto grave, l'argomento è già stato ampiamente affrontato col diretto interessato. Comunque non me la prendo perchè i miei ragazzini non lottano o non ci danno, ma perchè non fanno quello che sono in grado di fare.
Anche se, alla luce della partita che lei ha visto, può sembrare il contario, noi in questo campionato ci stiamo e non penso che fosse più logico fare quello non competitivo.

Non penso assolutamente che fare sport sia abituarsi ad affrontare le umiliazioni; anche perchè non reputo un'umiliazione perdere una partita anche se male: a Imola contro il Basket 95 abbiamo perso di 80, le posso assicurare che a fine gara mi sentivo tutto tranne che umiliato ed ero contento dell'attegiamento avuto dai miei giocatori sia in campo che fuori.
Sono però dell'idea che, nella crescita sportiva ed umana dei bambini, l'allenatore e i genitori debbano aiutarli a vivere il minibasket nel modo giusto. La mano sul fuoco nell'affermare di fare la mia parte la posso mettere, gli altri non so.

La ringrazio per il suo commento, perchè mi ha dato la possibilità di puntualizzare alcune cose.

Ricambio i suo saluti e la ringrazio per l'incoraggiamento e, a nome della società, per i complimenti sul blog.

Steve Landi.

maxarg ha detto...

Sono un genitore del gruppo '97 e per avventura il dirigente di questa società che ha condiviso con Steve la scelta di disputare il campionato competitivo.
Non mi pento di questa scelta perchè questo gruppo è formato da ragazzi con poca esperienza ma con molti margini di miglioramento e giocare con squadre più organizzate e contro avversari più avanti tecnicamente non può che far bene.
Le statistiche e gli esperti in materia insegnano che non sono le sconfitte che determinano l'allontanamento dei ragazzi dallo sport ma viceversa il troppo agonismo inculcato in giovane età; le sconfitte sono vissute male dai ragazzi di riflesso, ovvero noi adulti, a volte incosapevolmente, trasmettiamo l'ansia del risultato che i ragazzi di questa età non hanno.
Da "padre" di questo blog ringrazio il genitore BSL per l'intervento informandolo,ma lo sa già, che il figlio ha la fortuna di praticare questo sport in una società che è un esempio per noi che abbiamo avviato una vera e propria rifondazione societaria non più tardi di due anni fa e che un po' alla volta cerchiamo di offrire ai ragazzi del nostro territorio la possibilità di praticare sport in modo sano e possibilmente serio.
Ritornando alla situazione del gruppo '97 devo dire che non sono ovviamente contento di questa stagione, mi aspettavo un miglioramento individuale maggiore per ognuno dei nostri ragazzi, secondo me i due fattori determinanti che vanno risolti sono quello comportamentale (anticipo che per il prossimo anno il regolamento societario verrà applicato alla lettera) e un modo di vivere la pratica sportiva in modo "superficiale", a onor del vero comune a quasi tutto l'ambiente granarolese, che porta a pensare alle ore di allenamento come "occupazione del tempo dei ragazzi" e non come opportunità di crescita psicofisica.

Argilli Massimo

Ronca ha detto...

Sicuramente il minibasket deve essere un avvicinarsi al basket con divertimento e non come una versione ridotta per bambini.però per divertirsi, come in tutte le cose, bisogna metterci un po' di impegno e nello sport essendoci un'avversario questo vuol dire AGONISMO.Un errore molto comune è quello di confondere con l'ANTAGONISMO:al primo corrisponde l'impegno(fisico e mentale) per esprimere al meglio le proprie qualità, mentre il secondo cerca la sola sconfitta dell'avversario.
Va da sè che l'antagonismo sia da evitare i questa fascia d'età come la peste bubbonica o un virtussino in casa, mentre l'agonismo e la voglia di migliorarsi e di cimentarsi in cose nuove è neccessario come un vero play per le Aquile.
Detto ciò ,posso mettere la mia di mano sul fuoco che coach Steve Landi ai suoi ragazzi il semplice impegno e mai il risultato e perciò sootto questo aspetto è stato bravo ed io lo appoggio.
Per quanto riguarda la scelta tra agonistico e non-agonistico,sinceramente non so che dire;io con i miei '98 faccio il "non" ,principalmente perchè questo mi permetteva di fargli fare una partita in più.In questo campionato 97competitivo, non essendoci un ritorno sincercamente non vedo una grande differenza.
Per ultimo, sono assolutamente d'accordo col sig.di S.Lazzaro nel dire che a quest'età se un bimbo è particolarmente dotato lo è grazie ai suoi genitori e gli istruttori contano poco

Ronca ha detto...

Chiedo scusa per la montagna di errori di battitura e non presenti nel mio commento,ma è sato scritto facendo altro,non è stato ovviamente riletto, ed il risultato è stato misero.Speriamo non lo vedano i miei vecchi prof. di italiano altrimenti mi biocciano retroattivamente.

Visto che ci sono vorrei fare un'aggiunta a ciò che è detto ieri:
secondo me gli anni di minibasket sono proprio quelli in cui un bimbo può allenare la propria carica agonistica senza la paura di sbagliare,tanto vincere o perdere non interessa a nessuno.Quindi quando coach Landi chiede ai suoi bimbi di provare a fare quello che sanno,ritengo sia in perfetta armonia con lo spirito minibasket(fare senza paura di sbagliare)o almeno con quello che penso io di aver capito dal corso istruttori;avendone vista più d'una partita del nosro gruppo 97 posso confermare che ai nostri a Aquilotti non viene mai e poi mai detto "fai canestro" ma solo "tira bene"(ritorna il fare senza paura di sbagliare).Ma per migliorare bisogna -provare a fare bene- Quindi,cari fanciulli provate tranquillamente a fare ciò che Steve vi chiede di fare,se non viene bene pazienza,riprovando verrà.Però bisogna usare la testa e le orecchie, ma non quelle da... mercante!!!
Ultima cosa,ieri sono stato profeta:abbiamo avuto i virtussini in casa.....

Anonimo ha detto...

Walter,potresti dirmi,quando lo sai,come è finito il 3vs3 ad Anzola?